Proteggere l'immagine che ho di me

Talvolta, l'immagine che ho di me è costruita sui miei desideri, non sulla realtà. E il ritorno al mondo reale può essere violento

Fotomontaggio: tre armature medievali sovrapposte agli occhi di un uomo

Ognuno di noi ha un'immagine di sé. Se va bene, è un'immagine realistica, che nasce dalla constatazione di ciò che sono, con i miei punti di forza e con i miei limiti.

Se non va così bene, l'immagine che ho di me può essere staccata dal reale e basarsi

  • su ciò che vorrei essere, nel caso di un'immagine ipervalorizzata
  • su ciò che percepisco di me come limitante, nel caso di un'immagine negativa.

Non entro nel merito di queste questioni, perché tanto è già stato detto da gente più qualificata di me.

Ma scrivo queste righe perché tempo fa mi è capitato di leggere un microtrattato sulla difesa dell'immagine di se in un posto del tutto inatteso: un fumetto di Braccio di ferro.

Questa scoperta mi ha procurato una piccola gioia, che sono felice di condividere con te.

Tavola di Braccio di ferro, di quattro strisce di quattro vignette l'unaBraccio di ferro mostra a Poldo che egli è una persona sensibile ed ama gli animali. Clicca per ingrandire

Non posso esimermi dal proporti uno spunto di riflessione: a quale aspetto della mia immagine sono particolarmente attaccato? E perché è così importante per me?

Nota: mi sono posto le stesse domande, che nascevano proprio dalla constatazione che questa tavola mi ha davvero toccato tanto...


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