Proteggere l'immagine che ho di me
Talvolta, l'immagine che ho di me è costruita sui miei desideri, non sulla realtà. E il ritorno al mondo reale può essere violento
Ognuno di noi ha un'immagine di sé. Se va bene, è un'immagine realistica, che nasce dalla constatazione di ciò che sono, con i miei punti di forza e con i miei limiti.
Se non va così bene, l'immagine che ho di me può essere staccata dal reale e basarsi
- su ciò che vorrei essere, nel caso di un'immagine ipervalorizzata
- su ciò che percepisco di me come limitante, nel caso di un'immagine negativa.
Non entro nel merito di queste questioni, perché tanto è già stato detto da gente più qualificata di me.
Ma scrivo queste righe perché tempo fa mi è capitato di leggere un microtrattato sulla difesa dell'immagine di se in un posto del tutto inatteso: un fumetto di Braccio di ferro.
Questa scoperta mi ha procurato una piccola gioia, che sono felice di condividere con te.
Non posso esimermi dal proporti uno spunto di riflessione: a quale aspetto della mia immagine sono particolarmente attaccato? E perché è così importante per me?
Nota: mi sono posto le stesse domande, che nascevano proprio dalla constatazione che questa tavola mi ha davvero toccato tanto...
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