Inkscape: nuova gestione dei modelli

La versione 1.1 ha introdotto una gestione dei modelli più semplice. Per creare, gestire ed usare comodamente i tuoi modelli. Questo tutorial ti mostra le novità un esempio di modello

Volto di donna e di uomo su sfondo nero

Ti prego di considerare questo tutorial come un aggiornamento e un’estensione del mio articolo Inkscape: creare ed usare i modelli, pubblicato nell’aprile del 2021. Da allora, la versione 1.0 e la versione 1.1 di Inkscape (la 1.1.1 è quella più recente al momento di scrivere queste righe) hanno introdotto numerose migliorie, ma in fin dei conti le informazioni riportate nell’articolo precedente sono quasi tutte ancora valide: fa eccezione solo la procedura per la creazione di un modello personalizzato.

Ti invito perciò a leggere il mio articolo precedente, in modo che io non debba ripetere informazioni già date.

In questo articolo mi concentro invece sulle novità e approfondisco alcuni aspetti legati ai modelli. Per farlo, ti mostro come ho creato il mio modello per Facebook, quello che uso per i link post che riguardano i miei articoli.

I modelli predefiniti

La novità più appariscente (se non altro, perché appare subito non appena avvii Inkscape) è la finestra di benvenuto che ti permette di scegliere che cosa aprire.

A sinistra, le categorie di modelli; a destra, i modelli della categoria selezionataLa finestra di benvenuto di Inkscape

Puoi scegliere tra:

  • uno dei file recenti, selezionando File esistenti nel pannello di sinistra e scegliendo il file desiderato nel pannello di destra
  • un modello, selezionando Stampa, Schermo, Video, Social o Altro nel pannello di sinistra (secondo il tipo di modello che ti occorre) e scegliendo poi il modello specifico nel pannello di destra
  • un documento vuoto, cliccando sul pulsante Nuovo documento; in questo caso, verrà usato il modello predefinito.

Questa finestra è molto comoda, tuttavia le manca una funzione importante: non consente di scegliere un modello personalizzato. Speriamo che questa funzione venga aggiunta al più presto.

Peggio ancora, dal mio punto di vista questa finestra (a guardare sotto il cofano) è inutilmente complicata.

Ma dove sono i modelli predefiniti?

Nella mia beata ingenuità, credevo che i modelli predefiniti fossero memorizzati nell’antica cartella /usr/share/inkscape/templates (per quanto riguarda Linux e Mac), eventualmente suddivisi in sottocartelle secondo le categorie.

Invece no: si trovano nella cartella /usr/share/inkscape/ui/resources. E peggio del peggio, sono gestiti da un file testuale: /usr/share/inkscape/ui/inkscape-start.glade, che ne determina la visibilità nella finestra di benvenuto e alcuni parametri fondamentali.

Perciò, per gestire i modelli nella finestra di benvenuto si dovrebbe intervenire sul file inkscape-start.glade. Uso il condizionale perché potrebbe anche darsi che si possano gestire con il gestore di estensioni, un nuovo strumento che si avvia mediante il comando Estensioni → Manage Extensions. Tuttavia in Linux non funziona (è un problema conosciuto). Così rimango in attesa e non mi sogno di mettere mano al file di configurazione dei modelli: c’è un mezzo più semplice per gestire la faccenda, scavalcando il problema. Te ne parlo nel paragrafo Creare lanciatori appositi.

Creare un modello

Creare un modello è molto semplice: imposti il documento così come ti serve e impartisci poi il nuovo comando File → Salva come modello. Questo comando non era disponibile nelle versioni di Inkscape precedenti alla 1.0 e rende più semplice la creazione dei modelli.

Il comando File, Salva come modelloÈ possibile salvare direttamente come modello

Dopo che hai impartito il comando, appare la finestra Salva il documento come modello, che ti consente di definire le proprietà del modello.

La finestra con cui assegnare le proprietà al modelloLa finestra per definire le proprietà del modello

Come puoi vedere, è anche possibile impostare il nuovo modello come modello predefinito, cioè quello che viene usato automaticamente ad ogni avvio di Inkscape.

Il nuovo modello viene salvato nella cartella dei modelli dell’utente, perciò non sarà disponibile per gli eventuali altri utenti che usano lo stesso computer.

Se vuoi che anche gli altri utenti possano usare il modello, devi copiare il file nella corrispondente cartella degli altri utenti.

Usare un modello

Per usare un modello devi avviare Inkscape e poi impartire il comando File → Nuovo da modello.

Nuovo da modello

Il comando File → Nuovo da modello richiama la finestra omonima, che permette di selezionare tra i modelli disponibili quello da usare.

A sinistra, l'elenco dei modelli, a destra l'anteprima del modello selezionatoLa finestra Nuovo da modello

Nota che, nell’elenco di sinistra, le voci che presentano i puntini di sospensione sono in realtà categorie: se le selezioni, nel pannello di destra puoi scegliere il modello specifico.

A sinistra, una categoria di modelli è selezionata. A destra, i parametri dei vari modelli della categoriaUn esempio di categoria di modelli

Per leggere le informazioni aggiuntive associate al modello (quelle inserite nella finestra Salva il documento come modello, basta cliccare il pulsante Più informazioni.

Per usare il modello selezionato, clicca il pulsante Crea da modello.

Purtroppo non si può…

Come accennavo prima, per aprire un modello occorre dapprima avviare Inkscape, il che vuol dire una delle tre:

  • creare un documento nuovo usando il modello predefinito
  • creare un documento nuovo usando uno dei modelli globali
  • aprire un documento già realizzato.

Non è invece possibile avviare Inkscape usando un modello personale. Ciò è irritante (almeno per i tipi permalosi come me), perché costringe a un doppio passaggio, di cui uno totalmente inutile.

Non è una gran perdita di tempo, in realtà; tuttavia l’irritazione resta.

Poiché la missione dell’informatico è faticare un po’ di più all’inizio per faticare molto meno in seguito, è comunque possibile superare il problema con qualche semplice operazione: basta creare i lanciatori appositi per ogni modello.

Ciò che riguarda la creazione di lanciatori è valido per Ubuntu Linux. Se usi un’altra distro Linux oppure Windows o MacOS, non dovresti avere problemi a creare un link al modello e a porlo in una posizione che sia sempre a portata di mano.

Creare lanciatori appositi (per Ubuntu Linux)

Creare un lanciatore è tutto sommato abbastanza semplice, poiché i lanciatori sono in essenza, file di testo eseguibili con estensione .desktop.

Per quanto riguarda i lanciatori per avviare Inkscape con il modello desiderato, la struttura generica del file è la seguente.

[Desktop Entry]

Name=Modello

Comment=Apre il modello Modello di Inkscape

Type=Application

MimeType=image/svg+xml;image/svg+xml-compressed;application/vnd.corel-draw;application/pdf;application/postscript;image/x-eps;application/illustrator;image/cgm;image/x-wmf;application/x-xccx;application/x-xcgm;application/x-xcdt;application/x-xsk1;application/x-xcmx;image/x-xcdr;application/visio;application/x-visio;application/vnd.visio;application/visio.drawing;application/vsd;application/x-vsd;image/x-vsd;

Exec=inkscape percorso/nomefile

Icon=inkscape.svg

Nei file dei lanciatori possono essere memorizzati molti più parametri, ma questi sono già più che sufficienti

Giusto per fare il puntiglioso, specifico che le parole in corsivo sono generiche e vanno sostituite con quelle appropriate:

  • Modello: va sostituito con il nome del modello
  • percorso: va sostituito con il percorso in cui risiede il file con il modello di Inkscape
  • nomefile: va sostituito con il nome del file del modello, completo di estensione.

Inoltre, il parametro MimeType è copiato pari pari dal lanciatore di Inkscape. Salva il file con il nome Modello.desktop nella cartella

  • usr/share/application se vuoi che il modello possa essere usato da tutti gli utenti
  • $HOME/.local/share/applications se vuoi che il modello possa essere usato solo dall’utente proprietario di $HOME.

Devi tuttavia tenere a mente che avviare richiamare il modello in questo modo ha una conseguenza spiacevole: il file viene aperto come documento modificabile, non come modello.

Ciò significa che se apporti modifiche e salvi il documento, hai modificato il modello.

Siccome questa è una cosa che, prima o poi, succede a tutti, ti consiglio di creare una copia del modello, chiamandola ad esempio Modello_backup.svg. In questo modo avrai sempre una copia di riferimento per ripristinare il modello originale.

In ogni caso, prima prendi l’abitudine di salvare il documento con un nuovo nome, meglio è.

Gestire i modelli

Come detto, i modelli personalizzati risiedono in un’apposita cartella, la cui posizione dipende dal sistema operativo usato: vedi l’articolo precedente per conoscere i dettagli.

In ogni caso, questi file possono essere modificati liberamente, sia per ciò che riguarda il contenuto (mediante Inkscape) sia per ciò che riguarda il nome, mediante gli strumenti propri del sistema operativo.

Puoi anche copiarli in un’altra posizione: questo offre una possibilità interessante.

Copiare i modelli su un altro PC

Copiare i modelli è il metodo migliore per avere rapidamente gli stessi modelli su più computer, senza dover ricostruire a mano ogni singolo modello.

Se operi in LAN, ti consiglio di salvare una copia di backup sul server, che faccia da “modello dei modelli” e che permetta di ripristinare i modelli in caso di sovrascrittura o di cancellazione nei singoli PC.

Ovviamente, i modelli sul server vanno mantenuti aggiornati in caso di modifiche.

Un esempio: il mio modello per i link post su Facebook

Per rendere più coerente e riconoscibile la mia comunicazione su Facebook, ho deciso di adottare un modello ricorrente, che prevede diversi livelli:

  • Logo: è il livello in cui risiede il mio logo
  • Testi: è il livello in cui si trovano gli eventuali testi che accompagnano l’immagine
  • Crediti: è il livello occupato dai crediti per il materiale che non è mio, come le foto o la citazione
  • Immagine: è il livello in cui si trova l’immagine
  • Sfondo: è il livello in cui si trova il colore o la sfumatura di sfondo.

Ovviamente puoi definire tutti i livelli che ti servono. Avere subito pronti i livelli che di solito usi ti permette di procedere rapidamente: nel modello puoi definire il font, il corpo e il colore dei testi, nonché la loro posizione. Inoltre, nascondere o eliminare i livelli inutili è molto più veloce che crearli e configurarli.

Il mio esempio non deve essere seguito alla cieca: l’importante è che tu trovi la soluzione per te più adeguata.

 


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