Tenet

Questo film è un ottimo motivo per tornare al cinema dopo il lockdown

Piccolo porto con un motoscafo che si allontana velocemente

Nel 1999 io, mia moglie e mio padre siamo andati al cinema a vedere Matrix. Dopo 136 minuti di proiezione

  • io ero rimasto a bocca aperta dall'incredulità e dallo stupore
  • mia moglie ripeteva che non aveva capito nulla
  • mio papà dormiva.

Ebbene, con l'eccezione di mio papà (che nel frattempo si è trasferito in un posto più tranquillo), con Tenet l'effetto si è ripetuto.

Una recensione che non parla del film

Come mio solito, non parlo dei dati tecnici del film né mi dilungo sui contenuti: ci sono in giro già abbastanza siti che svolgono questa funzione in modo superbo e io non potrei aggiungere nulla di più.

Mi limito a consigliarti tre pagine di documentazione, invitandoti però a leggerle solo dopo aver visto il film:

  • la pagina di Wikipedia, per un'informazione puntuale ed asettica sul film
  • la pagina di La Scimmia Pensa, per una spiegazione del film: è, secondo me, una di quelle fatte meglio per chi non vuole approfondire troppo
  • la pagina del Post per una spiegazione del film un po' più completa e dettagliata, anche se comunque ben lontana dal risolvere tutte le sue implicazioni scientifiche.

In questa mia recensione cerco di farti capire se il film può piacerti oppure no: nessun film piace a tutti e Tenet è uno di quelli che seleziona molto i propri spettatori.

Tenet, con il simbolo PlayClicca per guardare il trailer in italiano

Per chi accetta di non capire

All'uscita dal cinema, la mia reazione e quella di mia moglie sono state quelle che ho descritte per Matrix.

Certo, oltre all'idea su cui si basava il film, Matrix ha apportato alcune migliorie tecnologiche che, da sole, bastavano a far rimanere a bocca aperta: non si era mai visto nulla di simile! Tenet non è allo stesso livello innovativo, ma le novità (sia di intreccio sia scenografiche) sono comunque tante e tali da accontentare anche gli spettatori più scafati.

La cosa fondamentale è però una: devi accettare di non capire. Non subito, almeno. Se, abbandonando la sala, dici che hai capito ciò che hai visto, stai mentendo.

È un film troppo ricco, troppo complesso, troppo pieno di riferimenti incrociati.

Va visto più volte per dipanare la matassa. Dopo averlo visto più volte, anche mia moglie è rimasta affascinata da Matrix. Anzi, l'esperienza di Matrix l'ha aiutata a ad accettare la non comprensione di Tenet e a farle desiderare di rivederlo, perché intuisce che la trama complicata è solo il mezzo con cui confezionare un tessuto affascinante.

Perciò, se brami i finali chiari e il "e vissero tutti felici e contenti", Tenet non è per te.

Se invece accetti di non capire subito tutto e che il film sembri pieno di contraddizioni, allora Tenet è obbligatorio. Vai a vederlo!

Vuoi una piccola anticipazione su ciò che non saprai? Clicca il pulsante.

La parte del protagonista del film è sostenuta da John David Washington. Ma è una parte anonima. Letteralmente: non perché la recitazione non sia partecipata, ma perché il nome del protagonista non viene rivelato. Mai.

Anche nei riconoscimenti viene sempre indicato con il semplice titolo di "Il protagonista".

Giocare con il tempo

Tenet è un altro film di Christopher Nolan che si basa sul tempo e sui paradossi temporali. Christopher Nolan non è regista solo di intrighi temporali: ha infatti diretto la trilogia di Batman (Batman Begins, Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro - Il ritorno), The Prestige, Insomnia e Dunkirk. Ma Inception e Interstellar sono due pietre miliari del genere che si basa sui giochi del tempo e Tenet spinge ancora un po' in là il confine dell'immaginifico.

Una gioia per l'animo; attraverso gli occhi e le orecchie

Tenet ha una serie di scene letteralmente affascinanti. Soprattutto quelle di scontri tra personaggi normali e inversi (nel senso del tempo) sono in grado di coinvolgere lo spettatore: prima facendolo smarrire, poi catturandolo per non lasciarlo più andare.

Questa sorta di rapimento è data anche dalla strana e straordinaria sinergia con gli effetti sonori e le musiche. L'apparato audio del film risulta, alla prima impressione, assente o incoerente. Ma poi, a poco a poco, ti accorgi che è invece funzionale all'identità particolare del film, al punto da diventare quasi una peculiarità di Tenet.

La stessa sensazione la offre la recitazione dei personaggi. Sembrano quasi macchine, svuotate di qualunque vitalità umana. Ma, alla fine, non sono riuscito a non rimanerne affascinato.

Galleria dei personaggi principali

Primo piano del protagonista dietro a un vetro segnato da un proiettile Mezzobusto di profilo, mentre ha una faccia assorta Mezzobusto su una barca Faccia assorta mentre cammina in un parcheggio Durante le riprese, parla con John David Washington

Le foto sono state tratte dal sito ufficiale del film.

Una recensione che non dice nulla

Mi rendo conto che questa mia recensione non dice praticamente nulla di ciò che una recensione solitamente dice.

Ma ti ripeto la cosa veramente importante: vai a vederlo!

 


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