Racconti dal Derryleng 2
Dove si spiega perché la testata di questo numero ha l'ombra verde e perché la casa editrice si chiama BUGS
«Ma che stanno facendo quei tre?» gridò adirato lo Spirito dell'Autore. «Sarebbero dovuti essere qui da un pezzo con le bozze del numero 2!»
In realtà, Massimiliano Filadoro, Marco Savegnago e Federico Perrone si stavano beatamente rilassando. La consegna del nuovo numero di I racconti dal Derryleng non pareva loro una scadenza così impellente. E poi il primo numero era andato bene, l'editore era contento, i lettori anche e la vita era degna di essere vissuta.
O no?
Evidentemente, secondo lo Spirito dell'Autore, no.
«Ah, ma se scopro che quei tre se la stanno prendendo comoda solo perché si tratta di raccordare storie già pubblicate, giuro che gliela faccio pagare.
«Ci vuole rispetto per il Lettore! E non solo perché è lui che caccia i soldi... È il Lettore che, con lo Scrittore, costituisce il soffio di vita autoriale del racconto. E quegli imbelli se ne fregano!
«Ma adesso basta! Ora vado nello studio di quei tre rottami umani e se vedo che sono lì a cazzeggiare anziché a lavorare al numero 2 gli faccio vedere i sorci verdi. Anzi, tutto l'universo gli faccio vedere verde!»
«Lo sapevo! Lo sapevo, idioti maledetti, che eravate qui a spassarvela anziché lavorare! Ma avete finito di prendermi in giro: vi bollerò con il marchio dell'infamia, verde come la bile che mi state facendo sputare ora!»
«Ma, capo, non si arrabbi!» disse il Filadoro. «Il numero è pronto: abbiamo scelto a caso i nove racconti dagli avanzi di Mostri e li abbiamo raccordati con il decimo racconto.»
«I lettori che hanno gradito il primo numero non si accorgeranno della differenza di qualità di queste storie» si difese il Savegnago. «Del resto, è appena appena inferiore. Volevamo solo rilassarci un po' prima di presentargliele.»
«MmMmgGgGfFfrRh!» confermò il Perrone.
«Ah, sì, grandi Signori della letteratura disegnata? Allora state bene a sentire ciò che vi dico: il marchio verde dell'infamia rimarrà stampato su di voi per sempre. E per sempre coprirà la casa editrice che fonderete e che pubblicherà le vostre porcherie!»
«Ma a dire il vero la casa editrice è ormai anni che funziona» osò replicare il Fumasoli.
«E tu, scribacchino, pensi che i paradossi temporali siano per me un problema? Questo numero 2 uscirà con l'ombra verde dell'infamia e la casa editrice che nascerà avrà fin dagli anni scorsi un nome inequivocabile!»
Ma parliamo o no di 'sto fumetto?
Calma! Ho voluto solo dimostrare che non solo quelli di Bugs Comics sanno ideare puttanate horror. Anch'io ci riesco!
Vero che ci riesco?
Ora, se segui da qualche tempo le mie recensioni di Samuel Stern sai che io non amo particolarmente l'horror e che Samuel Stern mi è piaciuto proprio perché si basava non su una battaglia tra entità contrapposte ma su ciò che nasce dal cuore dell'uomo.
Di conseguenza, i racconti che si basano esclusivamente sulle sollecitazioni horror spesso mi disturbano più di quanto mi intrighino.
Ma i racconti pubblicati sul numero 1 mi erano proprio piaciuti (se vuoi, puoi rileggere la mia recensione: Racconti dal Derryleng 1), perché andavano ben oltre la semplice vicenda horror.
Comunque, che io abbia trovato i racconti di questo numero 2 meno avvincenti (ancorché comunque dignitosi) di quelli del numero 1 è vero.
Ma a quel punto, come strutturare la mia recensione?
- Esaminare ogni racconto, delineandone quelli che al mio gusto sono i pregi e i limiti? Ekkeppalle! Perché mai qualcuno dovrebbe aver voglia di leggere una tiritera simile?
- Oppure divertirmi a scrivere una puttanata? Sicuramente attirerebbe molta più gente, visto il quoziente intellettivo della gente che passa l'esistenza su Internet.
Sei arrivato fino a qui? Allora ha funzionato.
E tu dovresti cercare di migliorare il tuo quoziente intellettivo. 😄
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