Samuel Stern 22: Storia di un angelo
Probabilmente Samuel Stern verrà fermato dal Ministero della Salute, perché ormai è accertato: è una droga psicotropa che dà dipendenza
Questa volta è successa una cosa strana. Ricevo dall’Ufficio Stampa di Bugs Comics lo zip con il PDF della storia e il JPEG della copertina; apro il JPEG e… resto lì, immobile. Non ci credi?
Clicca sull’immagine e guarda il video.
Scherzi a parte (se sei tra coloro che si stanno disperando perché il tuo computer non riproduce più i video, rasserenati: non è un video, ma una semplice foto), sono rimasto impalato davanti al monitor a godermi questa splendida copertina.
Sarà il fatto di usare un monitor da 46 pollici, sarà che finalmente lasciavo alle spalle un sito web di un cliente con un problema particolarmente rognoso, ma mi sono realmente incantato. Ricordo che ho passato il primo anno (almeno) di Samuel Stern a lamentarmi delle copertine, mentre ora sono diversi mesi che non posso che lodarle. “Una più bella dell’altra” è l’abusatissima frase che mi rimbomba nel cervello.
Adesso, con che cuore abbandono la copertina e leggo la storia? E se poi mi delude?
La storia di Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago
Scritta da Massimiliano Filadoro e da Marco Savegnago, la storia è bella. È avvincente. È strutturata molto bene ed è ben dosata.
È raccontata con un linguaggio cinematografico, ma (a mio parere) più che di un film ha l’animo di un episodio di una serie TV. Probabilmente questa mia impressione è dovuta al fatto che questo albo è il secondo di un ciclo di quattro, in cui si verificano fatti e cambiamenti importanti.
Perciò la storia non è conclusa in sé, ma è evidentemente una parte di un tutto più grande. Come un episodio di Lost, ad esempio. O, se proprio sei legato al cinema, come a uno dei film della saga di Twilight. E perdonami se faccio riferimento a film e serie TV non recentissime: per un vecchietto come me, sono state realizzate appena ieri!
Tornando al numero 22 di Samuel Stern, è una storia in cui Isobel è protagonista assoluta. Isobel è già comparsa nel numero precedente, ma a dire il vero è una delle conoscenze più antiche della collana, visto che abbiamo fatto conoscenza con lei già nel numero 4, L’isola dei perduti.
Ma questa volta Isobel non è solo un personaggio capitato in mezzo a una storia di Samuel Stern, perché la sua storia viene disvelata un po’. Quella di Isobel è una storia di rapporti (con la madre, con il ragazzo) ed è una storia di scelte. Quello delle scelte è un tormentone che fa un po’ da filo conduttore a tutta la narrazione e che dà il tono dell’episodio.
Storia di un angelo ci mette di fronte al fatto che noi non abbiamo alcun potere su ciò che ci capita, ma abbiamo tutto il potere di decidere come reagire. Le scelte, appunto.
E, a proposito di scelte, in questo episodio fa capolino un altro tormentone: si può salvare chi non vuole essere salvato? Vorrei dire qualcosa di più su questo argomento, ma andrei troppo fuori tema. Purtroppo, da qualunque parte lo si guardi, si rischia sempre di fare la scelta sbagliata.
I disegni di Stefano Manieri
Se la storia è avvincente, i disegni di Stefano Manieri sono spettacolari. Il mio tipo di comunicazione (contrariamente a quanto succede oggi per la stragrandissima maggioranza delle persone) si basa sui testi e non sulle immagini. Perciò, ho sempre privilegiato una solida trama e un racconto coerente rispetto alla bellezza dei disegni.
Ma non sono riuscito a fare altrettanto con Storia di un angelo. Il mio apprezzamento non riguarda tanto il disegno in sé (pur chiaro e particolareggiato come piace a me), quanto alcune scelte di composizione della tavola. Scelte, appunto. Come al solito, non so se queste scelte dipendano dall’inventiva dello sceneggiatore, del disegnatore o di entrambi. Tuttavia, il risultato è grandioso.
Tra le tavole che mi hanno colpito, ne cito tre.
A pagina 57 c’è una tavola che si legge a rovescio.
Si legge a rovescio perché è impossibile non essere attirati immediatamente dalla vignetta a fondo pagina, con il tramonto sul mare e i gabbiani in controluce. Questa vignetta determina l’atmosfera di tregua pacifica che si stabilisce tra Samuel e Isobel, fino all’accordo finale: parliamo.
Quindi la funzione di questa vignetta non è solo illustrare una situazione, ma suggerirne uno stato emotivo che faccia da chiave di lettura a ciò che succederà prima (adoro i paradossi!).
La seconda tavola che vorrei segnalarti è quella immediatamente successiva, a pagina 58.
La progettazione di questa tavola mi manda fuori di testa. Lo sfondo, che fa da ambientazione, è quello del bosco in cui Samuel e Isobel passeggiano, in cui il punto di vista è più o meno ad altezza d’uomo. Sovrapposte allo sfondo ci sono tre vignette verticali, tutte della stessa dimensione e allineate, in cui si vedono dall’alto Samuel e Isobel che parlano, con un progressivo ingrandimento fino a inquadrare solo il volto di Samuel Stern.
Ora: ma che testa fina ci vuole per concepire una struttura così? O che roba buona viene assunta?
E ancora: vorrei essere già nel 2023 per godermi questa tavola a colori, nella ristampa da libreria. Se il colorista sarà altrettanto ispirato e coraggioso, sarà una tavola davvero spettacolare. E, con tutta la grancassa che sto suonando, ne pretendo una copia firmata! 😄
La terza tavola è quella di pagina 82.
Questa tavola è forse la meno significativa delle tre, anche se la sua spettacolarità è tale che potrebbe benissimo essere usata come copertina nella nuova collana di romanzi fantasy di Bugs Comics (per la quale propongo la mia candidatura come curatore). Come nella tradizione di Samuel Stern, i fatti del passato sono illustrati mediante mezzitoni, ma anche in questo caso non posso fare a meno di chiedermi come sarà nell’edizione a colori.
Oltre alle tavole, ci sono singole vignette che mi hanno colpito per la loro progettazione. Ti propongo quella centrale di pagina 39.
Qui Samuel Stern ha una visione a distanza. Quello che ho apprezzato è stata la soluzione adottata per suggerire al lettore la visione a distanza di Samuel, con il profilo scontornato del protagonista che sfuma nell’oggetto della visione.
Probabilmente questa soluzione è già stata usata molte volte e non è perciò una cosa originalissima (anche se io è la prima volta che la noto), ma un professionista meno ispirato se la sarebbe cavata con una vignetta dai bordi tratteggiati…
La risposta alla domanda: "Di chi è l'idea?"
La questione di chi fosse l'ideatore di queste soluzioni grafiche che mi hanno tanto colpito non poteva più essere accantonata, così mi sono rivolto direttamente a Gianmarco Fumasoli, uno dei creatori di Samuel Stern.
Ecco ciò che mi ha risposto a proposito della tavola di pagina 58, ma la risposta vale anche per le altre.
E, allora, giochiamo!
Poiché la creatività stimola la creatività, mi sono sentito spronato a giocare con le immagini di Samuel Stern e a pasticciarle un po’, mettendo i protagonisti in ambientazioni “non ufficiali”.
La prima immagine che ti presento riguarda il nostro Rosso, cui ho fatto fare un giro in campagna.
Nella mia storia alternativa, nonostante la visione Samuel deve girare un po’ per trovare Isobel. Nel suo giro di perlustrazione, non può fare a meno di fermarsi ad ammirare il panorama. Ma, soprattutto, sono le nuvole ad attirarlo.
Perché Isobel si manifesta proprio apparendo dalle nubi.
Possiamo così appurare che Isobel è Angelo e Madonna.
Un vero angelo è tornato in cielo
Approfitto del tema angelico del numero 22 di Samuel Stern per salutare un Angelo che ci ha lasciati. Il papà di mia moglie Luisa si è arreso alla malattia sei giorni prima che io ricevessi il PDF del numero 22 di Samuel Stern. Lo ricordo qui.
Il sistema dei commenti è di CComment