Le donne sono più sensibili degli uomini

Quest'affermazione non è solo una bugia (una fake news, diremmo oggi), ma è anche una straordinaria occasione persa

Il simbolo yin-yang con le icone uomo e donna

Periodicamente, arriva. Qualunque sia il gruppo in cui mi trovo, prima o poi c'è qualcuno che dice che le donne sono più sensibili degli uomini.

Ora io non posso certo sovvertire questo luogo comune, soprattutto non da uno sputo di blog come questo.

Però posso dire che cosa provo quando sento questa minchiata proclamata come se fosse verità di fede.

Non sai di che parli

C'è un'enorme differenza tra dire che le donne sono più sensibili e dire che uomini e donne sono sensibili a cose diverse.

La sensibilità diversa la si può constatare in mille e mille e mille occasioni, ma sono mille e mille e mille per le donne e mille e mille e mille per gli uomini. Soltanto, molte non sono sovrapponibili.

Ci sono ambiti per i quali le donne provano interesse e attrazione e che invece sono totalmente indifferenti per gli uomini. Allo stesso modo, ci sono ambiti per i quali gli uomini interesse e attrazione e che invece sono totalmente indifferenti per le donne.

Non sto qui a farti l'elenco: puoi benissimo fartelo da te. Ma se ti è difficile elencare ciò che gli uomini trovano interessante, bello, coinvolgente e perfino commovente, chiedi a un uomo. Solo, non chiederglielo così: chiediglielo da uomo; chiedigli che cosa fa per rilassarsi o che cosa lo ricarica, che cosa lo spinge all'azione e che cosa non sopporta. Spesso un uomo non ama gli elenchi teorici, ma sa benissimo che cos'è che gli fa vivere la vita con piacere, con dolore o con rabbia.

Inoltre, è proprio il senso della vita che è un po' diverso. Ti faccio un esempio, che è per forza di cose parziale e generico nello stesso tempo. Perciò non prenderlo come una legge, ma giusto come un esempio.

Quando mio figlio Simone era piccolo e faceva i tornei di calcio, il vero spettacolo erano i genitori. Le mamme, se il loro figlio (stiamo parlano di bimbi di 10 anni al massimo) subiva qualche duro colpo, sarebbero entrate in campo, avrebbero medicato e coccolato il figlio e poi si sarebbero avventate sul colpevole per distruggerlo.

I papà gridavano "Smettila di frignare! Rialzati e ridagliele!".

Ora, al di là delle descrizioni pittoresche, è fuor di dubbio che (sempre parlando genericamente) la donna accudisce e protegge, mentre l'uomo accompagna all'autonomia.

Sono due sensibilità diverse. Diverse ma fondamentali entrambe, a chiunque appartengano.

Non riconoscere nell'uomo la sensibilità che lo porta ad apprezzare (cito a caso) le soluzioni tecnologiche, la grinta o il gusto del cazzeggio è un vero e proprio insulto.

Significa decurtare arbitrariamente il valore di una persona solo perché tu hai deciso che certe cose non hanno valore.

L'occasione persa

Ma non si tratta solo di un insulto. È davvero un'occasione persa.

Perché se non vedi il valore di un uomo, non puoi apprezzare ciò che lui ti può dare e magari rimani frustrata perché continui a chiedergli ciò che non ti sa dare.

Mentre la ricchezza, come sanno tutti gli economisti, viene dallo scambio.

Ecco: l'ho detto

Il fatto che io abbia detto ciò che penso, avrà l'impatto di un soffio in una tempesta, ma è una di quelle cose che faccio per me, non per gli altri.

Se poi è utile a qualcuno, tanto meglio.

Ma per non correre il rischio di fare il saccente maschilista, ho girato un breve video nel quale parlo della mia parte femminile.

Primo piano di Claudio Romeo truccato da bluegrassTi svelo la mia parte femminile. Clicca per guardare il video


Sostieni i miei studi: fai una donazione

A quasi sessant'anni, ho deciso di iscrivermi all'università. Facendo il calcolo di quanto mi costa (tra tasse accademiche, esami, libri di testo, spostamenti, tempo tolto alla professione eccetera), iscrivermi è una pazzia. Ma una voce interiore mi dice di farlo.

Perciò faccio fiducia a questa voce interiore (sperando che non si tratti del primo segno di un crollo psicotico) e cerco di dare il meglio di me. Tu però puoi aiutarmi: puoi infatti sostenere i miei studi facendo una donazione, per la quale scegli tu l'importo: dai 5 euro in su è tutto ben accetto. Ciò mi permetterà di finanziare almeno in parte i miei studi e di continuare a dedicare del tempo al mio blog con argomenti che spero utili.

PayPal ti premette di fare una donazione anche se non hai un conto PayPal: puoi infatti usare la tua carta di credito o di debito, senza alcuna commissione aggiuntiva (se non quelle della tua banca).

Puoi fare la donazione cliccando sul link o inquadrando il QR Code: scegli tu la procedura che ti è più semplice.

Se non sei pratico, leggi le istruzioni su come fare la donazione

Per prima cosa, clicca sull'immagine del link diretto o su quella del QR Code: portano entrambe alla pagina delle donazioni di PayPal.

Schermata della finestra di PayPal per le donazioni, con le istruzioni

Quando appare la finestra per le donazioni, scrivi direttamente l'importo che vuoi donare: basta iniziare a scrivere, perché l'importo sostituisce automaticamente gli zeri iniziali.

Puoi anche decidere di aggiungere una piccola percentuale, pari alle commissioni che io pago a PayPal, e far sì che sul mio conto arrivi l'importo pieno.

Inoltre puoi selezionare la casella che rende mensile la tua donazione. Stai molto attento a questa casella: per me è molto importante sapere che posso contare ogni mese sul tuo sostegno, ma astieniti se non sei ben certo di ciò che stai facendo.

Al termine della donazione, puoi inviarmi un messaggio: fallo se vuoi comunicarmi qualcosa a cui tieni.

Segui il link

Libri antichi e un paio di occhiali: link diretto alla pagina delle donazioni. Sostieni i miei studi!

 Inquadra il codice QR

Codice QR per la donazione per sostenere i miei studi

Se vuoi saperne di più su sulla mia laurea, leggi il mio articolo Ho deciso di prendere la laurea (e tu puoi aiutarmi).


 

 

Il sistema dei commenti è di CComment

Questo è il sito web personale di Claudio Romeo

Codice fiscale: RMOPQL63E17F205B

Puoi usare liberamente le informazioni qui riportate, ma solo se citi la fonte
Il copia e incolla non è invece permesso: se hai dubbi, scrivimi.